Concrezionismo
E la materia mi invade
mi nutre
mi prende
nel suo utero.
Sangue d’artista rinato
nel sangue vivo
pulsante di materia-idea
lacerata
squarciata
violentata
schiantata
flagellata
perforata
destrutturata
concrezionata.
Grumi di materia lavica
colata in volumi di
equilibri instabili e indifferenti.
Il mio studio d’artista
centro della mia pazzia
e della mia liberta.
Fernando. M. Paonessa
Il manifesto del Concrezionismo
di Fernando Mario Paonessa
Il Concrezionismo è sostanziale, reale, concreto. Il Concrezionismo è interesse per la materia, la forma, la struttura, la praxis. La materia si concreziona. La forma si schianta. La struttura si sconvolge. La praxis è sempre conoscenza e coscienza della cultura tecnico-artistica e storico-culturale del passato.
Il Concrezionismo è il recupero-ricerca della materia allo stato latente e considera l’opera una concrezione.
Il Concrezionismo tratta l’opera come materia condensata, co-scomposta, coagulata in nuclei di materia-idea con spontaneità arcaica e primitiva.
Il Concrezionismo reputa la materia forza endogena e magmatica. Il Concrezionismo ritiene l’opera parto drammatico della materia.
Il Concrezionismo cerca la forma-struttura. Esalta la praxis artigianale.
Il Concrezionismo è la frantumazione della materia-idea-struttura-forma in grumi e frammenti di materia spaziale.
Il Concrezionismo sviluppa la materia-idea-struttura come lievitazione e percepisce la materia-idea-struttura tessuto materico di istinti insondabili ed imprevedibili.
II Concrezionismo è materia-idea-forma-struttura destrutturata, condensata, aggregata e disgregata, fissata e slegata.
Il Concrezionismo dà la materia-idea-forma-struttura in alveoli dinamici. Il Concrezionismo negli alveoli dinamici detta i ritmi e la tensione della materia.
Concrezionismo negli alveoli dinamici porta accidenti e incidenti, equilibri indifferenti e precipizi dinamici.
Il Concrezionismo reputa la struttura come deviazione e indagine dello spazio. Il Concrezionismo con la struttura esprime il limite espressivo ed inventivo e sottolinea la struttura come invenzione dello spazio e lo spazio come invenzione della struttura.
Il Concrezionismo porta la struttura al limite dell’equilibrio e dello stabile.
Il Concrezionismo ritiene la materia speculare scabra, brunita e ramata, scheggiata e frantumata, sfibrata e pietrificata, scarnificata e fossilizzata.
Il Concrezionismo realizza sempre le forme cave e vuote.
Il Concrezionismo considera la figura forza oscura e misteriosa. La figura si assottiglia, si contrae per proteggersi da forze oscure e misteriose.
Il Concrezionismo costringe l’opera a squarciarsi, ad esplodere, ad implodere, a vivere sempre in precari equilibri e in minimi volumi. Il Concrezionismo incide nell’opera l’interstizio tra la luce e il buio, tra la vita e la morte, tra il vuoto e il pieno, tra il finito e l’infinito volutamente alterati.
Il Concrezionismo tratta nell’opera il mito, il letterario, il sacro, il sociale. Il Concrezionismo sostanzia la figura come simbolo-antropomorfo e fustigativo di una società senza i valori del bello e sempre più vicina al bestiale.
Il Concrezionismo porta nell’opera ironia e flagellazione. Il Concrezionismo affida al segno l’esiziale e il lacerante e trasforma il segno in tagli, incisi, crepe, spacchi.
Nel Concrezionismo l’artista è l’acqua e come l’acqua concreziona e tutto trasforma.
Dal libro Concrezionismo, 2010.